DIFFERENZA TRA BUSTO AVANTI E BUSTO INDIETRO: nel video ti mostro entrambe le varianti dell’esercizio, ma attenzione che non sono due cose identiche.
Busto in avanti: si concentra maggiormente sull’attivazione dei femorali isolandoli al massimo e minimizzando il coinvolgimento della schiena. Connessione mente-muscolo precisa.
Busto indietro: permette un leggero supporto del tronco, distribuendo più il carico tra femorali e glutei, ma potrebbe favorire una maggiore compensazione da parte della schiena.
NB: esegui solo la variante assegnata in scheda, salvo indicazione diversa. Ogni posizione è mirata e studiata in base agli obiettivi del tuo percorso!
POSIZIONE DI PARTENZA Regola la macchina affinché il cuscinetto più basso sia posizionato appena sopra le caviglie e il supporto del busto ben aderente al tronco. Ginocchai appena fuori dalla base della seduta e in linea col fulcro dell’attrezzo. Posiziona i piedi alla larghezza dei fianchi, punte leggermente rivolte verso l’esterno. Mantieni l’addome attivo e le spalle basse.
ESECUZIONE: fletti le gambe portando i cuscinetti verso il gluteo. Il movimento deve essere controllato e partire dai femorali, senza compensare con laschiena. Una volta raggiunta la massima contrazione (vai oltre i 90° col terreno!) ritorna gradualmente alla posizione di partenza, sentendo l’allungamento dei femorali. Mantieni sempre il ritmo fluido e costante.
CONSIGLIO PRATICO Non eseguire il movimento in maniera automatica o “meccanica”. Quando fletti le gambe, concentrati su ogni ripetizione, percependo il lavoro dei femorali. Se hai il busto inclinato, pensa a “schiacciare” le ginocchia verso il basso, come se volessi scavare con le punte dei piedi.