Se ti senti gonfia, con le gambe pesanti e la fastidiosa buccia d’arancia, potresti pensare che la causa sia semplicemente il grasso in eccesso. In molti casi questa può essere una causa (o meglio, una delle cause), ma in molti altri casi la vera base di questi inestetismi è la ritenzione idrica, un problema che affligge molte donne, soprattutto nei paesi industrializzati.
La risposta è da ricercare in diversi fattori, tra cui:
- Alimenti pro-infiammatori: Alcuni alimenti, come mais, farine, cereali e glutine, provocano un’eccessiva produzione di insulina, che a sua volta induce i reni a trattenere sodio, causando gonfiore e ritenzione. Banale esempio ma sono certa che ti aiuterà molto a capire: parliamo di infiammazione corporea, quindi immagina ora l’infiammazione come, appunto, un fuoco. Cosa ci butteresti sopra per spegnerlo? Acqua. Ecco, il corpo fa lo stesso ragionamento e appunto trattiene acqua (non a caso, “ritenzione idrica”) al fine di porre fine a questo processo.
- Scarsa idratazione: Bere poca acqua porta il corpo a trattenere i liquidi come protezione atta alla sopravvivenza, peggiorando la situazione. Quindi, se anche tu come me pensavi che bere meno volesse dire avere meno acqua in circolo e quindi meno ritenzione, beh, amica mia mi tocca dirti che ci siamo sbagliate entrambe! Anzi, hai presente quella pubblicità in cui si dice “l’acqua che elimina l’acqua”? Ecco, questo principio è totalmente sensato, perché dove c’è abbondanza di acqua c’è abbondanza di scambi e quindi di ricircolo ed eliminazione. Insomma, stai già bevendo il tuo bicchiere di acqua mentre leggi, vero?
- Accumulo di sostanze tossiche: Pesticidi, coloranti, conservanti e altre sostanze chimiche presenti negli alimenti industriali si accumulano nel sistema linfatico, il sistema di scarto del nostro corpo. Questo accumulo di tossine causa infiammazione e conseguente ritenzione idrica, in quanto le sostanze di scarto non riescono più a raggiungere i canali di eliminazione e finiscono per, anzi, ostruire i condotti. Immagina un tubo dell’acqua sporco: quanta acqua passa? Ecco cosa succede se non ci prendiamo cura anche della nostra linfa! Sono certa che da oggi non salterai più le routine per microcircolo e di scarico della linfa!
- Squilibrio del pH: Il consumo di cibi acidi, come cereali raffinati, cibi industriali e bibite zuccherate, richiede un grande dispendio di ossigeno per riportare il corpo in equilibrio, rallentando alcuni processi fisiologici e favorendo la ritenzione.
La buona notizia è che è possibile combattere la ritenzione idrica adottando uno stile di vita sano e alcuni accorgimenti mirati. Ecco alcuni consigli pratici:
- Adotta un’alimentazione naturale: Privilegia cibi freschi e non processati. Cliccando qui sopra vedrai la lista degli alimenti che consumo
- Aumenta l’apporto di potassio e magnesio: Questi minerali agiscono come diuretici naturali, aiutando il corpo ad eliminare i liquidi in eccesso. Utile quindi inserire alimenti ricchi di potassio e magnesio, oppure utilizzare integratori specifici. Attenzione: questi diuretici naturali favoriscono il miglioramento della ritenzione, mentre diuretici e lassativi artificiali la possono migliorare momentaneamente per poi però, terminato l’effetto, aggravare, in quanto creano nel lungo termine secchezza della linfa, squilibri elettrolitici e varie reazioni a cascata di cui ti parlavo nei punti precedenti
- Bevi molta acqua: per me 2,5 litri sono il minimo indispensabile, anche se personalmente mi trovo bene con 3,5/4 litri al giorno
- Aiuta il tuo corpo a detossificarsi: Utilizza integratori a base di erbe naturali con azione detossificante per supportare il sistema linfatico e favorire l’eliminazione delle tossine.
- Fai il giusto tipo di allenamento: Evita la corsa e i circuiti ad alta intensità, che producono acido lattico e sovraccaricano il sistema linfatico, almeno in prima battuta. Opta quindi per allenamenti con i pesi, brevi e intensi, con apposite ripetizione e giusti carichi, per stimolare la massa magra e favorire l’ingresso dell’acqua nelle cellule muscolari