NELLA CULLA DELLA DIETA MEDITERRANEA: 1 BAMBINO SU 3 E’ OBESO

Ciao, benvenuta nel mio blog, questi sono gli articoli che scrivo per te…. Spesso aggiornerò la pagina con consigli di allenamento, ricette fit, commenti e molto altro. Fammi sapere se sei interessata a qualche argomento particolare e lo condivideremo con tutte le ragazze.

L’Italia, culla della “famosa e sana” dieta mediterranea, detiene ultimamente un triste primato europeo: un bambino su tre è obeso. Strano no? Probabilmente il “un po’ di tutto nella giuste quantità” non è poi stata una mossa tanto vincente..

Un aspetto centrale è che la dieta mediterranea moderna include alimenti che, soprattutto nei bambini, possono generare dipendenza. Le famose “3 P” – pasta, pane e pizza – sono senza dubbio in cima alla lista, e scommetto che anche tu, leggendole, hai sentito un leggero languorino. Non a caso, sempre più spesso, nelle città italiane (e mondiali) si vedono spuntare fast food, mentre si riducono i locali che offrono buona carne e pesce di qualità.

Il marketing ha conquistato il cuore dei bambini, proponendo merendine accattivanti e molto più efficaci nella pubblicità rispetto a un pezzo di carne grass fed. Questo fenomeno coinvolge inevitabilmente anche i genitori, che sono i primi a non essere sufficientemente informati e a spendere soldi per alimenti che, pur sfamando i loro figli, li fanno ingrassare. Intanto, le multinazionali del fast food si riempiono le tasche di denaro.

Purtroppo, biscotti, merendine, bibite e altri prodotti alimentari – che non sono davvero alimenti, ma appunto prodotti – stanno favorendo un circolo vizioso di dipendenza di massa che porta inevitabilmente a un aumento dell’obesità, trasformandosi così in una trappola calorica, diabetica e ultra infiammatoria.

Come detto, facendo un ulteriore passo indietro, il problema dell’obesità non riguarda solo i bambini: anche gli adulti soffrono sempre più spesso di malattie croniche come diabete e patologie autoimmuni. Fanno quindi davvero bene questa dieta mediterranea e tutto questo cibo ultra processato? Il quadro è un po’ preoccupante e, no, se te lo stai chiedendo non è colpa dell’età che avanza, perchè se si nasce sani, ma si vive e muore pieni di malattie e complicanze, evidentemente il problema sta in quello che facciamo dopo la nascita: nel nostro atteggiamento, nella nostra formazione, nel nostro stile di vita.

Il celebre “un po’ di tutto nelle giuste quantità” è una vera perla di saggezza… se solo non parlassimo con qualcuno di un secolo fa, però, perchè ci accorgeremmo subito come merendine industriali, farine e fast food erano solo nei sogni (o negli incubi) di qualcuno. Che dire quindi a quel “mio nonno è campato 100 anni bevendo vino e mangiando pane“? Beh, posso garantire che nel suo “un po’ di tutto” non c’erano sicuramente queste schifezze industriali moderne. Oggi l’informazione è spesso fuorviante e il cibo è ovunque, tutto il giorno, e di pessima qualità. Il nonno faceva 2 o 3 pasti al giorno con cibo locale, mentre ora sembra che fare 6 pasti a base di prodotti raffinati e chimici sia la norma. Ahhh..questi tempi moderni..

Per affrontare con fermezza e decisione questa situazione, è cruciale rivedere le proprie abitudini alimentari, promuovendo una dieta più sana e consapevole a partire dai più piccoli, e una maggior informazione (non pilotata) tra i più adulti. Un primo cambiamento significativo può essere raggiunto educando alla moderazione e incentivando il consumo di alimenti naturali e non processati.

Se realmente “siamo ciò che mangiamo”, o meglio “ciò che assimiliamo“, è forse giunto il momento di iniziare a mangiare meglio per essere migliori e invertire questa rotta di massa.