MITO 2: LA COLAZIONE E’ DAVVERO IL PASTO PIU’ IMPORTANTE?

Ciao, benvenuta nel mio blog, questi sono gli articoli che scrivo per te…. Spesso aggiornerò la pagina con consigli di allenamento, ricette fit, commenti e molto altro. Fammi sapere se sei interessata a qualche argomento particolare e lo condivideremo con tutte le ragazze.

Vorrei farvi un esempio: Rofrano, un piccolo comune nel Cilento, dove, negli anni della nascita della dieta mediterranea, la Rai registrò un documentario, un’inchiesta alimentare (link al video – clicca qui): gli abitanti seguivano una dieta povera e scarsa, ben lontana dall’immagine glamour della dieta mediterranea che vediamo oggi. Perfino Keys, nel suo libro “Dieta Mediterranea”, descrive abitudini alimentari che non corrispondono a quelle comunemente attribuite a questo modello, come la frequente assenza di colazione. Quindi, esiste davvero una “dieta mediterranea” univoca? O è solo un’altra costruzione moderna influenzata da interessi commerciali?

Come citato, è interessante notare che Keys stesso osservò che molti italiani del Sud negli anni ’50 non facevano colazione, o si limitavano a un caffè. Citava che “una proporzione cospicua degli abitanti dell’area mediterranea si accontenta di un caffè a colazione o addirittura nulla, nella stagione calda”. Aggiunge inoltre che “più di un adulto su quattro non assume cibo solido a colazione entro le 10.00-11.00 del mattino”.

Ah ma quindi coloro che facevano la famosa “dieta mediterranea” non facevano colazione? Ma non è il pasto più importante della giornata?

Mi spiace deluderti, ma qui entra in gioco l’influenza dei fratelli Kellogg (si, quelli dei cereali multicolore al supermercato), pionieri nel marketing alimentare, che a partire dalla fine del XIX secolo, promossero i cereali come alimenti salutari e ideali per iniziare la giornata pieni di energie. Questa strategia di marketing, diffusasi a livello globale, ha successivamente influenzato anche l’Italia del dopoguerra, modificandone le abitudini alimentari e introducendo la colazione come “pasto fondamentale”.

La promozione della colazione come pasto irrinunciabile è stata quindi sostenuta da aziende produttrici di cereali, latte e altri alimenti per la prima colazione a fini puramente economici, piazzando un pasto aggiuntivo proprio laddove le persone prime digiunavano, in quanto era l’unica finestra temporale possibile in cui poter vendere il proprio prodotto. E’ ormai evidente quindi che la colazione nulla ha a che fare con la salute o con la “dieta mediterranea originale”.

Se pensiamo che fin dai tempi antichi siamo sopravvissuti ed evoluti facendo un solo pasto al giorno (nella migliore delle ipotesi e quando il cibo era disponibile), oggi, con il cibo disponibile 24 ore su 24, molti di noi mangiano ogni 2-3h perché “hanno fame” o per paura di “rallentare il metabolismo”. A mio avviso, contestualizzando il periodo in cui viviamo, non c’è un giusto o sbagliato in maniera assoluta: tutto dipende dall’organizzazione personale e dal livello di attività fisica di ciascun individuo.

Personalmente ho sperimentato entrambe le metodologie (digiuno e colazione) e attualmente mi trovo bene facendo il primo pasto della giornata che è però completamente diverso da quello proposto dai fratelli Kellogg o dalla dieta mediterranea. Opto infatti per cibi naturali (paleo) con una predominanza di grassi e proteine: questo mi permette di ottenere una buona dose di nutrienti senza scatenare picchi glicemici abnormi che, concretamente, mi farebbero solo venire fame dopo due ore.